Nell’estate 2021 con gli amici Federico Cramer, Daniele Gianoglio, Giorgio Martinale e Paolo Properzi abbiamo organizzato la mostra fotografica Moltivolti. 

Perchè Moltivolti?

Perchè molti sono i volti delle persone che ogni giorno entrano in questo spazio, per i progetti di inclusione, così come per partecipare alle attività o anche solo per dare un’occhiata. Moltivolti perchè prima della pandemia le folle brulicanti erano la norma e rimangono sinonimo di vita e dinamismo. Moltivolti perchè fare associazionismo e lavorare nell’ambito della promozione sociale significa supportare e coinvolgere persone dalle molteplici origini e sensibilità. Moltivolti perchè multiculturalità vuol dire scoprire il mondo attraverso sguardi e parole scambiati con altre persone. Moltivolti significa infine abbracciare le sfaccettature e le differenze, per accoglierle e promuoverle. 

Quelle che seguono sono un assaggio della mostra fotografica, che trovate ancora in parte allestita in associazione, come “collezione permanente” di Paìs. 

Paolo Properzi

classe 1984, fotografo professionista di Torino.

Si avvicina a questo mondo nei primi anni del nuovo millennio attraverso gli studi in giornalismo che lo portano alla realizzazione di diversi reportage in giro per l’Europa. Da diversi anni lavora prevalentemente nella fotografia commerciale con un’attenzione particolare agli aspetti socioculturali.

Quando parliamo di migranti l’immaginario collettivo ci riporta subito alle immagini dei barconi in arrivo nel mediterraneo o alle fotografie shock che hanno fatto il giro dei media.

Ma è nocivo fermarsi a questa narrazione, seppur importantissima.

Attraverso la mostra Moltivolti organizzata dall’ Associazione Paìs voglio raccontare attraverso una serie di ritratti alcune delle persone che hanno seguito i loro progetti negli ultimi anni. Famiglie che abitano qui in Italia con noi, divertite o imbarazzante a farsi fotografare per la prima volta in studio. I protagonisti di questi temi oltre l’emergenza, senza cadere in cliché o stereotipi. Carichi delle loro storie, spesso pazzesche, pronti a vivere finalmente delle vite normali.

Perché conoscersi è l’unica maniera per convivere bene.” 

www.paoloproperzi.com

Federico Cramer

Appassionato di viaggi e di natura ha iniziato a fotografare per documentare i luoghi visitati, le persone incontrate e le esperienze vissute. Ha spesso privilegiato il bianco e nero, più in sintonia con la sua ricerca di essenzialità e rigore dell’immagine. A questo filone appartengono le due fotografie in mostra della serie “I volti dell’infanzia”.

In tempi più recenti ha invece utilizzato la fotografia come strumento di ricerca creativa. Appartengono a questo filone le quattro immagini a colori della serie “Visioni multiple”. Queste fotografie, con l’ausilio di strutture a specchi costruite dall’autore, scompongono ed esplorano il soggetto da punti di vista diversi. Le scomposizioni delle immagini e le prospettive multiple permettono di cogliere in una sola immagine statica, come facevano i pittori cubisti nelle loro tele, la dinamicità e la multidimensionalità del soggetto fotografato.

Daniele Gianoglio

Le immagini esposte a Paìs sono parte di un allestimento, “Strade”, che comprende circa 40 fotografie, selezionate tra le migliaia scattate nel corso di diversi viaggi, diversi inverni trascorsi in giro.

“Se siete curiosi di vederle tutte sono ben felice di metterle in mostra; qui il mio riferimento: www.danielegianoglio.it


Giorgio Martinale

Pinerolo 1952, fotoamatore

“Quando mi hanno proposto la partecipazione al progetto collettivo della mostra fotografica Moltivolti ho aderito con entusiasmo: fotografare l’umanità è il mio tema preferito.

Mi sono dedicato alle “moltitudini” e nel mio archivio ho incontrato queste 10 immagini che mi sembravano coerenti.

Sono situazioni diversissime tra loro, ma tutte trovano la medesima forza che emana l’umanità attraverso i suoi molti volti.”